I principali stili brassicoli
- Gian Marco Antonelli
- 21 mag 2017
- Tempo di lettura: 4 min
Le birre si distinguono principalmente in due macro categorie (lasciando per ora stare le birre a fermentazione spontanea): le Ale, birre pregiate ad alta fermentazione, di cui ci occuperemo e le Lager, birre a bassa fermentazione. Tra le Ale (birre ad alta fermentazione), gli stili birrai sono numerosissimi e variabili da nazione a nazione, dunque il mio tentativo sarà quello di menzionarvi solo gli stili a mio avviso ritenuti più rilevanti, più eterogenei e dunque più adatti a fornirvi un panorama d’insieme, ma soprattutto a suggerirvi una birra per ogni occasione. Dunque ci occuperemo delle Waiss (tedesche), delle Stout e Porter (britanniche), dei Barley wines (britannici), delle Brown Ale (belga) e delle Scotch Ale (britanniche)….e allora incominciamo.
- le Weissbier o Waizen, sono le celeberrime birre tedesche di frumento anzicchè di malto di orzo e caratterizzate dalla peculiare torbidezza e dal sapore più morbido delle pur similissime gemelle blond ale e lager export, dortmunder etc. (cioe' Heineken e compagne). Sono dunque birre di facile beva, molto simili al concetto di birra diffuso in Italia e pertanto rappresentanti il primo step per i neofiti della birra. Di tale categoria si ritengono le migliori rappresentanti la Franziskaner (Waiss dall'eccellente franchezza e onestà di prezzo, che può facilmente reperirsi nei supermercati intorno a 1€) e la meravigliosa Schniderweisse tap 6 (una waiss dunkel, cioe' scura, che supera a mio avviso ogni altra sorella provata). La Schniderweisse è un capolavoro che unisce il fascino di una scura, con la sua complessità di malti tostati, alla bevibilita' e freschezza di una waiss. Provatela assolutamente.
- le Stout e le Porter, tra loro molto simili sono birre scure ottenute secoli or sono da un errore nella preparazione del malto (il componente principale di ogni birra), il quale durante la cottura fu bruciato, dando così luogo a queste birre scure o finanche nere e dal sapore affumicato di caffè, cacao e liquirizia. Ciò detto, per maggior precisione, le porter sono normalmente meno intense delle stout e più mosse (cioè con più bollicine), mentre le stout assomigliano a come consistenza all’acqua, ma come colore all’inchiostro (pensate a una Guinness, ma non bevetela!!). Queste birre, sia chiaro, sono normalmente molto secche (cioè non dolci) e di gradazione variabile da nazione a nazione (fino a diventare cd. Imperial stout o Imperial porter), dunque bevetele preferibilmente a temperatura ambiente e abbinatele con un bell’arrosto o frutti di mare. A mio avviso le più superbe rappresentazioni di tali generi sono la Traquair Jacobite per le porter (una pregiatissima britannica da 8% di alcol e ca. 4€) e Samuel Smith imperial stout per le stout (che costituisce il modello di riferimento per le stout stile britannico, da ca. 3€). Tuttavia, se ne avrete l’occasione, non lasciatevi sfuggire la singolarissima Porter ceca di Daggmar Poddana, che è una Lager (non una Ale), ma in stile porter e di sapore unico, che ricorda vagamente una cocacola secca (ca. 3€).
- I Barley Wines, letteralmente vini d’orzo, sono birre dolci e con enorme potenza alcolica, dai 10,5% di alcol a 16% di alcol, da bere dunque in un bicchiere da cognac in sostituzione di un liquore, accompagnando qualche delizioso dolciume, magari secco. Le migliori espressioni di questo genere sono a mio avviso la splendida e unica Bommen & Granaten del birrificio olandese De Molin (ca. 7€) e la più commerciale ma non per questo men buona Sammichlaus (austriaca da 14% alcol e ca. 4€).
- Le Brown Ale, sono uno stile variegatissimo, letteralmente infatti indicano solo birra scura, ma ci si riferisce per lo più alle capostipiti belga. In belgio le birre sono tendenzialmente più morbide (dolciastre) e forti (alcoliche) delle sorelle britanniche, dunque aspettatevi una birra ben diversa da stout e porter, sebbene dello stesso colore e con simili sentori tostati. Infine, poco importa se la brown ale che sceglierete sarà di abbazzia (cioè derivante da una ricetta medioevale di frati), trappista (cioè prodotta tutt’oggi da frati) o nulla di tutto questo, fermo restando che dire trappista è molto chique, dato che i birrifici trappisti sono solo sei. Per questo stile comunque le mie proposte sono l’inflazionata trappista Rocheford 10 (un piacevole inchiostro di 11,3% alcolici e ca. 4€, che assomiglia come sapore a un mix tra una stout e un barley wynes) e la simile, ma molto più reffinata e pregiata Pannepot del birrificio belga DSB, in cui le tostature e il cacao regnano sovrani in perfetto equilibrio col dolceamaro del buon residuo zuccherino (ca. 5€).
- Infine, le Scotch Ale sono le mitiche birre dei clan scozzesi, in teoria simili alle brown ale belga, ma meno alcoliche e con diversi malti e aromi speziati; tuttavia è uno stile molto mistificato, dunque spessissimo berrete scotch ale che in realtà non hanno nulla a che vedere con una scotch ale, dunque state attenti. In definitiva, per farvi assaggiare una vera scotch ale, o vi buttate sulla nota e discreta Gordon Scotch Ale (di cui è meglio il fantastico bicchiere che la birra), o optate per la mitica Belheaven Wee Heavy, un capolavoro dal corpo di una stout, liscio, scurissimo e fermo, una gradazione delicata e non invadente (ca. 6% alcool), ma una grande generosità di delicata dolcezza, così che ne berrete 3 o 4 pinte senza neppure accorgervene.
A questo punto, la nostra passeggiata deve terminare, perché ci eravamo promessi sintesi e dunque vi lascio con una confidenza: come avrete notato non ho mai menzionato il termine luppolo ed ho omesso di trattare delle celeberrime Blond ale e Ipa; ebbene per completezza eccovi giusto due righe. Il luppolo è un’erba che si aggiunge alle birre per la conservazione e che conferisce ad esse il tipico sentore amaro (che io non preferisco); di esso alcuni stili ne hanno fatto l’elemento principale e questi stitli sono in particolare le IPA (indian pale ale), le birre che dovevano viaggiare dalla Gran Bretagna all’india per i marinai e che dunque erano (e sono) stracolme di luppolo per potersi conservare. Tali birre (bionde o ramate) in verità regalano dei sensazionali sentori olfattivi e dissetano come nessun’altra birra, ma saranno sempre, sempre amare o almeno amaricanti. (Un suggerimento?! Ah si, provate il birrificio Brewdog).

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